Martedì 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la storia, l'attività operativa e l'impegno sociale (in particolare l’ippoterapia) del Reggimento Artiglieria Terrestre "a Cavallo" – le celebri "Voloire" – sono stati gli argomenti al centro della serata interclub organizzata dal Rotary Sant'Andrea, in collaborazione con i Rotary Gattinara, Vercelli, Viverone Lago e il Rotaract Sant’Andrea.
Il relatore della serata, a cui hanno partecipato oltre 60 persone, è stato il Colonnello Andrea Martinelli, 84° Comandante del Reggimento Artiglieria “a Cavallo”, introdotto dal presidente del Rotary Sant’Andrea, Gianluigi Pollone. Innanzitutto, è stato ripercorso il curriculum del Colonnello, evidenziandone la solida formazione, che spazia dall'Accademia Militare di Modena a importanti incarichi internazionali, tra cui la partecipazione alla NATO Training Mission in Iraq quale mentor della cellula G5. Inoltre, assegnato alla Divisione Operazioni del Joint Force Command HQ Naples, dal 2003 al 2008 ha ricoperto gli incarichi di Staff Officer J3 Operations e Staff Officer J7 Land Exercises.
Durante la conviviale, il Comandante ha intrecciato la storia plurisecolare del Reparto con le sue attuali responsabilità operative, offrendo una panoramica completa della sua identità.
“Il Reggimento – ha spiegato – attualmente inquadrato nella Brigata di Cavalleria ‘Pozzuolo del Friuli,’ ha una storia che affonda le radici nel 1831, con la costituzione delle Batterie a “Cavallo” l'8 aprile di quell'anno”. Proprio dalla loro eccezionale rapidità di spostamento e velocità d'azione derivò il celebre soprannome "Voloire," dal dialetto piemontese. Oggi il Reggimento ha la sua sede principale, il comando e il reparto operativo a Vercelli (caserma Scalise), mantenendo nella sede storica di Milano (caserma Santa Barbara) il 2º gruppo a cavallo. Il Comandante ha poi ricordato le prestigiose onorificenze: le Quattro Medaglie d’Argento al Valor Militare e la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, un riconoscimento straordinario conferito per il costante e profondo impegno degli artiglieri “a cavallo” nell'attività di ippoterapia a favore delle persone con disabilità. Senza poi dimenticare tutte le cittadinanze onorarie ricevute, tra cui la più recente del Comune di Vercelli nel 2025. Il fulcro della presentazione ha poi spostato l'attenzione dall'eredità storica all'attualità operativa. Il Colonnello ha illustrato l'importanza delle missioni internazionali, come quella in Libano, e dell'Operazione "Strade Sicure" sul territorio nazionale: “L’esercito – ha specificato - opera in un ruolo di supporto costante e continuo alle Forze di Polizia, cruciale per il presidio e la sicurezza dei siti sensibili, offrendo una presenza rassicurante e deterrente”. I militari impiegati in "Strade Sicure" hanno la facoltà di identificare persone e perquisire veicoli, operando in stretto coordinamento per garantire la sicurezza urbana.
Di particolare rilievo - come già citato - l'Ippoterapia rivolta alle persone con disabilità: il Comandante ha infatti sottolineato l'importanza vitale dell’iniziativa, nata su impulso di Antonia Setti Carraro grazie alla collaborazione tra l’esercito, la Croce Rossa e l’Associazione A.N.I.R.E. per svolgere le attività terapeutiche all’interno della Caserma Santa Barbara.
Oltre alle autorità rotariane e ai rappresentanti di tutti i Club organizzatori, erano presenti il Comandante dei Vigili del Fuoco di Vercelli Claudio Giacalone, per il Reggimento il Capitano Riccardo Cassi, il Primo Maresciallo Vincenzo de Lucia, il Primo Graduato Francesca Kim di Maria, il Presidente della Sezione di Vercelli – Biella dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Bruno De Marco, il Presidente UNUCI della Sezione di Vercelli Ten. Col. Carmine D'Alessandro. Tra gli ospiti dei soci hanno altresì partecipato il Consigliere Regionale Simona Paonessa e il Direttore Generale dell’Asl Vercelli Marco Ricci.
